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Collezionista entusiasta e competente, uomo di cultura e protettore delle arti, Pietro Mellarède diede corpo a una significativa raccolta di dipinti, portata, dopo la metà del Settecento, dagli eredi nel suo Castello di Betton Bettonet, in Savoia. Si trattava di opere di importanti maestri della pittura di genere, attivi in Italia e in particolare in Piemonte. Alcune di quelle stesse opere della collezione Mellarède sono tornate oggi nella loro terra d'origine grazie all'antiquario saluzzese Alessandro Bruna. Un piccolo tesoro della civiltà piemontese del Sei-Settecento ripercorso in questa pubblicazione ricca di novità storiche e documentarie.